- Serena Pizzato
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Le macchie cutanee possono dipendere da diversi fattori e vengono curate con trattamenti differenti. Quali sono le tipologie e i relativi rimedi? Da cosa dipendono e come fare a prevenire la loro comparsa? Andiamo in dettaglio a distinguerle e a conoscere quali sono i possibili trattamenti preventivi o curativi.
Perché spuntano le macchie cutanee?
Specifichiamo subito che le macchie o discromie cutanee sono la conseguenza di una eccessiva produzione di melanina: quest’ultima è un pigmento che viene generato in modo naturale dal nostro organismo dai melanociti, cellule che risiedono nello strato basale dell’epidermide, la quale determina il colorito della nostra pelle. Con l’azione dei raggi solari, UVA e UVB, la pigmentazione viene alterata. L’abbronzatura, infatti, non è altro che una difesa che la pelle utilizza per reagire ai danni dei raggi solari: con l’azione degli ultravioletti c’è un aumento della produzione della melanina da parte dei melanociti che viene trasferita negli strati cutanei per difendere il DNA dalle radiazioni pericolose. Questo meccanismo, col tempo però, può essere alterato causando un’eccessiva produzione o modificazione della melanina che a livello epidermico si manifesta con le macchie cutanee.
Tra le cause principali ritroviamo:
- Invecchiamento cutaneo o predisposizione genetica
- Fattori esogeni, cioè esterni, quali un’eccessiva esposizione ai raggi UV, assunzione o applicazione cutanea di farmaci antibiotici, anticoagulanti, antidepressivi, antidiabetici, antimicotici o profumi
- Fattori endogeni, cioè interni, quali gravidanza, menopausa per alterazioni ormonali.
Sebbene le macchie possano comparire ovunque sulla pelle, le zone maggiormente colpite sono quelle più fotoesposte: viso, dorso delle mani, spalle, schiena e braccia. Tali discromie, nella maggior parte dei casi sono solo un fastidioso problema estetico senza ripercussioni sulla salute, ma non vanno comunque sottovalutate perché possono evolvere in melanomi.
Le tipologie di macchie cutanee
Andiamo a distinguere le tipologie di macchie cutanee, le cause e i rimedi.
- Melasma o cloasma. Si tratta di un disturbo estetico caratterizzato da una concentrazione non uniforme della melanina. La prima causa scatenante è ovviamente la massiccia esposizione al sole ma non solo. Questo tipo di discromia cutanea dipende anche dalle variazioni degli ormoni estrogeni e si manifesta frequentemente in gravidanza o con l’uso della pillola contraccettiva. Anche l’uso di profumi e determinati tipi di farmaci può provocare tali macchie, così come epilazioni con cerette. La prevenzione di questo tipo di macchie consiste nell’eliminazione quanto più possibile di fattori di rischio quali farmaci (ove possibile), profumi, cerette e soprattutto limitare l’esposizione ai raggi UV o utilizzare creme fotoprotettive ad alto schermo. Suggerisco di tenere la pelle pulita e ben idratata. Fra i trattamenti accessibili nell’insorgere di questo problema consiglio dei peeling adeguati alla tipologia di pelle e studiati da professionisti nonché autocura a base di schiarenti, idratanti e antiossidanti.
- Efelidi. Sono dovute ad una ipermelaninosi epidermica caratterizzata da piccole macchie di colorito bruno-chiaro, si riscontrano frequentemente nei soggetti con capelli rossi ed occhi azzurri. Si trasmettono geneticamente, compaiono fin dall’infanzia, si accentuano con l’esposizione al sole e non sono da confondere con le lentiggini.
- Lentiggini o lentigo. Si tratta di macchie iperpigmentate più scure, brune o nere, dalla forma rotondeggiante, regolare e dalle dimensioni variabili. Si manifestano in genere in età adulta e si modificano con l’esposizione al sole oppure compaiono in seguito a scottature solari soprattutto sul volto e spalle (lentigo solari o attiniche).
- Lentigo senili. Sono dovute ad un aumento del numero di melanociti e della melanina e sono frequenti nei soggetti in età avanzata. Si manifestano soprattutto sul volto e sul dorso delle mani.
- Ipercromie post infiammatorie. Sono il risultato di precedenti lesioni infiammatorie cutanee come acne, dermatosi infettive, dermatosi pruriginose e punture d’insetto. Possono insorgere anche dopo trattamenti come peeling e laser se non eseguiti in modo adeguato. In genere sono frequenti nei fototipi scuri o con pelle nera.
- Cheratosi. Le distinguiamo in cheratosi seborroica e cheratosi attinica. Le cheratosi seborroiche sono lesioni benigne che insorgono verso i 50 anni, possono colpire il volto ma anche altre zone del corpo e dipendono da una predisposizione genetica. Le cheratosi attiniche, invece, sono considerate dei carcinomi squamocellulari. Si manifestano frequentemente nelle aree fotoesposte in soggetti di carnagione chiara in seguito ad esposizioni prolungate al sole o per chi esegue lavori all’aperto o a causa di terapie ormonali. In quest’ultimo caso, una volta guarite le lesioni è necessario un trattamento demolitivo per prevenire la trasformazione in carcinomi squamocellulari infiltranti.
Esempio di cheratosi seborroica.
Esempio di cheratorsi attinica.